Rapporto fra parametri standard e digitali
Naturalmente esiste un rapporto fra parametri standard e parametri digitali ma non bisogna farsi trarre in inganno. Il team Graad ha elaborato la struttura di parametri dopo molte riflessioni, usando grande attenzione ed effettuando moltissimi esperimenti prima di raggiungere un sistema di parametrizzazione efficace e sensato.
Il punto importante è che fra parametri standard e parametri digitali non c’è una relazione semplice e lineare. Si potrebbe infatti pensare che una carta con un basso voto generale a livello di indagine standard, non abbia alcuna speranza di ottenere un bonus alto. Ma non è detto che sia così e tutto dipende dai motivi che determinano i voti standard e dalle singole condizioni che determinano i bonus digitali.
Un primo esempio per capire meglio: il caso tipico
Per capire i parametri specifici consideriamo questo primo caso di esempio, tipico, ovvero un caso probabile e che forma la maggior parte delle casistiche, ovvero il caso in cui a livello digitale emergono dettagli invisibili a livello ottico.
Immaginiamo una carta che a livello standard sia degna di avere il massimo, un voto 10, perché supera con il massimo dei voti tutte le valutazioni ottiche. Viene poi sottoposta alla graadatura digitale dove vengono presi in esame altri parametri tramite la tecnologia di scansione ad alta risoluzione e la lampada a luminescenza. Quello che all’analisi ottica è risultato perfetto, adesso rivela delle micro-imperfezioni come un appiattimento dei contrasti nei colori (un parametro cromatico non perfetto) non percepito a occhio nudo, poi un punto in cui la stampa non è perfettamente nitida, poi una macchia rilevata solo dalla luminescenza, poi una micro-lesione evidente solo alla scansione... Al termine dell’analisi digitale la carta riceve un bonus medio di +5 e non raggiunge il massimo di +10.
Quello che non è vero, in questo esempio, è che “la carta non meritava 10”, perché non è perfetta. Questo modo di ragionare non è corretto rispetto al sistema di parametri e al concetto di certificazione standard e digitale. La carta ha meritato 10 alla analisi standard, ma non ha meritato +10 all’analisi digitale, il suo voto è 10+5, che non è una specie di 9,5 ma una carta perfetta a livello di analisi standard con metodo ottico e non perfetta a livello di analisi digitale.
Un secondo esempio
Adesso esaminiamo una situazione diversa. Immaginiamo ad esempio una la carta destinata ad avere un voto 8 a causa di un unico problema, ad esempio un vistoso graffio sul retro. In fase di analisi digitale vengono considerate 10 condizioni che determinano un bonus quando la carta rispetta quella condizione. Ma una sola riguarda l’usura della superficie del retro. In via teorica quindi la carta potrebbe conseguire 9 condizioni su 10 e prendere un bonus di +9. Il voto finale quindi potrebbe essere 8+9 (8 standard e bonus graad +9).
Un terzo esempio
Immaginiamo adesso una carta che non consegue il voto 10 standard a causa della centratura errata, ma per il resto perfetta. Prende 9 su scala standard. Viene poi sottoposta ad analisi digitale e risulta perfetta in tutto, anche a livello digitale, quindi riceve un bonus di +10, con voto finale 9+10 (9 standard e bonus graad +10).
I parametri di usura
Esistono parametri che riguardano l’usura di superfici, bordi o angoli, che sono in una relazione più semplice, diretta, ovvero se esiste una condizione di usura su una carta che abbassa il voto standard, impedirà di conseguire il +1 relativo a quella parte quando viene esaminata a livello digitale. Perciò la carta del secondo esempio sicuramente non potrà sicuramente avere il +10 su graadazione digitale.
Gli altri parametri
Esistono anche, come è evidente, alcuni parametri completamente indipendenti: le tracce di impronte di grasso rilasciato dalla pelle umana, emerse solo in fase di analisi digitale tramite la lampada a luminescenza, risultano completamente invisibili in un’analisi ottica e non sono quindi considerate per determinare il voto standard, oppure, come nel terzo esempio, la centratura che viene considerata solo in analisi standard ma non rappresenta una condizione dell’analisi digitale. Quindi è possibile che una carta consegua un voto standard non massimo ma abbia il bonus +10 come nel terzo esempio.
La probabilità
Vanno infine considerati alcuni fattori di probabilità negli esiti di una graadatura digitale. Non è molto probabile che una carta con voto 10 standard riceva un bonus bassissimo, come +3, più probabilmente il bonus realistico sarà da +6 in su. Viceversa una carta che riceve un voto 4 standard, difficilmente riceverà un bonus +10. Ma è importante considerare che queste sono solo probabilità, non regole. L’unica regola è la procedura stessa, che serve proprio per stabilire una volta e definitivamente il livello qualitativo di una carta tramite un voto standard e un bonus digitale.
La conclusione fondamentale
Quindi il rapporto che c’è fra i parametri standard e i parametri presi in esame in una gradatura digitale va concepito come un rapporto non diretto e non lineare ma variabile in base ai casi concreti e alle tante possibili combinazioni fra i tanti parametri. Per questo la scala standard e la scala digitale non sono paragonabili, non sono sullo stesso piano. La scala digitale è su un piano diverso.